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domenica 4 settembre 2011

LA TELA DI PENELOPE.............

Un governo che gioca con la tela di Penelope cambiando la sera quello che aveva deciso la mattina; un governo dove Berlusconi, Tremonti e Bossi si fanno i dispetti un giorno sì e l'altro pure, sapendo però che debbono restare aggrappati l'uno all'altro per non cadere tutti insieme; un governo in cui sia Berlusconi sia Tremonti sono ricattabili e ricattati; infine un governo il cui Capo sta per ore al telefono con malfattori e procacciatori di prostitute, confidando ad essi i suoi affanni e rifornendoli di denaro contante; ebbene, un governo di tal fatta è il problema.

Napolitano ha ragione quando ci ricorda che fino a quando il governo disporrà d'una maggioranza parlamentare lui non può né vuole pensare a licenziarlo.

Ma che cosa accadrà se nei prossimi giorni il fandango dei mercati tornerà ad infuriare?

Mi domando: se la tempesta infuriasse non come Irene ma come Katrina, che cosa accadrà? Se il governo non è credibile né per i mercati né per l'Europa, noi che cosa facciamo? Mi permetto, con devoto rispetto e profonda amicizia e stima, di sottoporre questa domanda al capo dello Stato.

E a chi altro se non a lui?

(Eugenio Scalfari, "La tela di Penelope di un governo squalificato", La Repubblica)