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martedì 25 settembre 2012

ospedali napoletani

LUNEDÌ 20 FEBBRAIO 2012
una italia da dimenticare.....
Mia madre ha vissuto fino a novantuno anni e mezzo.... ma gia' due anni dopo la morte di suo marito....la malattia era diventata evidente: anzi a dire il vero..mio padre, negli ultimi anni già malato di cancro, aveva preso l'abitudine di aiutarla, perchè tra vecchi coniugi in genere, ci si aiuta e lui capiva che lei dimenticava alcune cose .
Il tratto piu' caratteristico dell alzahimer, era che lei , un tempo attiva e laboriosa....a volte passava il tempo senza fare niente e guardando il vuoto.
NESSUNO CAPISCE QUANDO ARRIVA L'ALZAHIMER : CI VUOLE TEMPO PERCHE' QUESTA MALATTIA PROGRESSIVA DIVENTI EVIDENTE A TUTTI ...
Mia madre ,negli ultimi anni , a volte, si fissava su certe cose, rimurginava e, spesso, vedeva cose che non c'erano o le interpretava in modo scorretto. Ma soprattutto, era diventata apatica :non voleva più fare niente e diceva sempre no!
LA SUA MALATTIA E' DURATA PIU' VENTI ANNI,
forse una possibile causa, sono stati i piccoli strockes ( piccoli e quasi inavvertiti.... insulti al cervello) dovuti a pressione minima alta,mal curata, anzi direi non curata affatto.
STRINGENDO AL MASSIMO LA STORIA, DIRO' CHE UN GIORNO FUI CHIAMATA DALL'INFERMIERA CHE SI OCCUPAVA DI LEI ....e decidemmo di chiamare l'ambulanza per portarla a visitare al Cardarelli perche era svenuta e sembrava piu' di la' che di qua'..... ma al CARDARELLI il piùgrande ospedale del meridione d'italia....c ' era semplicemente il caos ... non saprei come altro definirlo.....
Mio marito non era mai voluto andare a lavorare lì : lui ,chirurgo, aveva preferito sempre ospedali piu' piccoli e piu' funzionali .
Mia madre fu visitata sommariamentedopo qualche ora e abbandonata su una lettiga .un tipo di barella alta senza appoggi per scendere.ne sbarre di sicurezza , in astanteria, tra decine di malati di tutti i tipi.
Mi dissero che non c'erano camere : la piazzarono in un corridoio affollato di lettighe . Nessuno si occupava di lei. C'erano lì vicino camere chiuse, coi letti smontati e le sedie sui tavoli : una cosa indecente.
Io preoccupata, cominciai a chiedere se ci fosse qualche infermiere che, a pagamento, potesse passare la notte vicino a lei.
Dato che a piu' di ottanta anni era evidentemente pericoloso per lei scendere dalla lettiga anche se avesse voluto farlo: comunque portava il pannolone .... e qualcuno avrebbe dovuto cambiarglielo la mattina .
NON ERO PREOCCUPATA CHE NON VOLESSE MANGIARE. MI SEMBRAVA OVVIO ...CHE IN UN OSPEDALE QUALCUNO AL MATTINO L'AVREBBE AIUTATA.
Alla fine combinai con una infermiera... per centomila lire ..... io sarei tornata al mattino . Ma quando, trafelata, fui di nuovo al Cardarelli, alle 8 /30... trovai mia madre lì dove l'avevo lasciata : il pannolone che avevo messo sulla lettiga pulito ... era ancora lì e nessuno l'aveva cambiata l'infermiera a pagamento non si era presentata, ne mi aveva fatto sapere niente, la colazione era... a due metri di distanza poggiata su un davanzale e nessuno si era occupato di controllare se la persona adagiata su una lettiga alta........ era viva o morta.... .
CHIAMAI DI CORSA L'AMBULANZA E LA RIPORTAI INDIETRO ..... SCANDALIZZATA ... E PROMISI A ME STESSA ... .CHE ....MAI PIU'...... L'AVREI PORTATA IN UN OSPEDALE NAPOLETANO .
Stamattina si parla di un film.. che nessuno di noi ha visto.... che pero' sarebbe alla base di cio che sta accadendo ....nel mondo arabo ..e non. Tutti dicono di non sapere .... di non conoscere i produttori.. gli autori .. e gli attori .... cercano di difendersi per paura di rappresaglie.
La corsa all'oro e l'argento e' gia' cominciata.... mi ricorda qualcosa .... quando le armi si affilano c'e' chi compra oro... bene rifugio che si puo' celare anche sotto i vestiti... Io mi ricordo.... ho vissuto da bambina la guerra lo sfollamento .... ma ora non si tratta di me.... si tratta del mondo... Di due blocchi contrapposti .... di religioni ... di folle ... di agitatori .... di provocazioni volute e come sempre negate....
HILARY CLINTON DICE CHE IL FILM E' UNA VERGOGNA ..... IL LIBANO DICHIARA CHE BISOGNA VIVERE INSIEME .... LE RELIGIONI DOVREBBERO SERVIRE AD AVVICINARE L'UOMO A UN DIO SOPRANNATURALE ED ETERNO. .. COSA C'ENTRI POI DIO .. CON LE ARMI..... NON SI PUO NE CAPIRE NE SCUSARE.
Le armi ....( Si ! Proprio le armi!) che dovrebbero essere bandite .. che si e no ...dovrebbero servire al giorno d'oggi alla difesa dei confini .... alla difesa dellla gente e delle loro case .... in pratica servono solo a uccidere indistintamente gente ignara ... spesso incolpevole ... .povera .... miseranda. ... Le armi che vengono preparate ... costruite ...e accumulate come deterrente .....dicono, per preservare la pace .... poi.. stranamente all'improvviso .....ricompaiono da per tutto ... sempre piu innovative e micidiali : vengono prodotte , vendute e comprate....per essere poi dispiegate e brandite ...per difendere credenze e religioni .... e perfino per fare la guerrra alla blasfemia.
CHI HA LANCIATO IL SASSO NELLO STAGNO ....NASCONDE LA MANINA .. E ASPETTA NELL'OMBRA CHE I TEMPI SIANO MATURI:. ASPETTA CHE FEDELI DI OGNI RELIGIONE .... CREDULONI E MALLEABILI SI SCATENINO PER ARRICCHIRE E FARE AFFARI ... SULLA PELLE DEGLI INGENUI .... ABILMENTE MANOVRATI, DA DIETRO LE QUINTE, DA SCONOSCIUTI MANOVRATORI . E I SOLITI POVERACCI ..... PLAGIATI E IRREGIMENTATI ....... MORIRANNO, QUESTA VOLTA, AL GRIDO DI ALLAH AKBAR!
......
PENSIERINO DEL MATTINO
Vincenzo Zapparoli: Ho creduto nel Dio dei cristiani fino al giorno in cui ho scoperto che esistono tantissime altre religioni. In quel momento mi sono chiesto : " E' mai possibile che noi siamo nel giusto e gli altri tutti imbecilli?".
Da allora ho smesso di credere negli dei creati da certi uomini che li hanno usati e li usano per evidenti fini di potere, dalla notte dei tempi. Questi 'Berlusconi dello Spirito' mi terrorizzano.
Usano le immagini artificiali delle loro divinità per soggiogare le genti ed imporre ad esse le 'leggi divine' e i 'comandamenti' assicurando che sono state direttamente suggeriti dal dio di turno.
Non sono ateo, anzi credo fortissimamente in 'Qualche Cosa' alla quale non riesco e non voglio dare un nome.
L'essere umano di tutte le epoche e di tutte le latitudini si porta dentro un indefinibile bisogno di spiritualità , canalizzato regolarmente dai furbi di turno nelle religioni, delle quali essi saranno ovviamente i 'grandi sacerdoti'.
Nutro l'assoluta convinzione che se ogni uomo rispondesse solo alla propria coscienza ci sarebbero meno guerre, meno soprusi, meno 'dei' che se ti penti ti perdonano e, soprattutto, meno preti di tutti i tipi.
Nunzio Guglielmo: Dio non appartiene a nessuna religione in esclusiva, appartiene ai semplici di spirito ed in ultima analisi a tutti gli uomini!
Tina Mennella : Ho sempre pensato che c'è qualcosa di Divino e l'uomo da secoli lo chiama in modo diverso dipende dal popolo e delle proprie origini.L'uomo Sacerdote ci ha messo le mani e la chiesa ha visto allontanare i fedeli! L'uomo Sacerdote ha da sempre avuto la pretesa di tradurci Dio senza averne la minima idea ma mirando a trarre banefici personali dalle sue argomentazioni.
Io non sono in grado di teorizzare nulla, mi piace credere che Dio è uno, sempre quello, e non fa caso a come l'uomo se lo raffigura formalmente di popolo in popolo. Infine io non credo all'inferno: se lo stesso uomo sta abolendo via via la pena di morte ed addirittura l'ergastolo come si può credere che a dei delitti per quanto efferrati commessi in un lasso limitato di tempo Dio, creatore dell'uomo, possa far corrispondere una pena infinita.....non c'è rapporto....
( anzi non escludo che la considerata eretica teoria della Restaurazione abbia serio fondamento). Infine, se esiste un altra vita essa riguarda tutti gli esseri viventi, animali compreso.
Un'Italia a due facce
pubblicata da Minin Ladi il giorno Martedì 4 settembre 2012 alle ore 4.33 ·
Visto da fuori, il doppio volto dell’Italia ha un che di sconcertante, tanto oscuro da un lato quanto luminoso dall’altro. Per taluni aspetti, più che mai, l’Italia sembra andare alla deriva, ripiegata su se stessa, permeata da un sentimento antieuropeo che si diffonde sempre più.
L’economia in recessione, la disoccupazione che avanza, le disuguaglianze che aumentano, un numero crescente di aziende in difficoltà; ma anche nuove tensioni sociali, la tipica creatività italiana in affanno, l’attrattiva culturale e intellettuale indebolite. Dal canto suo la politica offre uno spettacolo desolante.
Almeno per il momento, le principali forze politiche si sfilacciano e si mostrano incapaci di accordarsi su una riforma della legge elettorale, di definire le loro alleanze, di proporre un progetto per il futuro, di far emergere dei leader autorevoli.
E quel che è peggio, Silvio Berlusconi minaccia di tornare in politica! Le vicende poco chiare si moltiplicano, toccando tutti i partiti. La sfiducia nei confronti delle élite è esacerbata dalle dichiarazioni roboanti di Beppe Grillo, che riducono il livello del dibattito pubblico a zero, mentre i problemi che il Paese deve affrontare sfiorano la drammaticità.
Vi è poi l’altra faccia, quella che consente di guardare al futuro con un cauto ottimismo. Quella dell’Italia rappresentata dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dal presidente del Consiglio Mario Monti.
Il primo cerca di assicurare la coesione dell’Italia ricordando continuamente che non bisogna lasciare da parte nessuno, specialmente i più fragili (le donne, i giovani, i ceti sociali più bassi, gli immigrati). Si sforza di definire l’identità di un Paese raccolto intorno ai valori della sua Costituzione e aperto all’Europa e al mondo. Tenta di dare profondità e lustro alla vita politica e di circoscrivere le pratiche istituzionali dei differenti poteri – esecutivo, legislativo e giudiziario – cosa che in questo momento suscita vive controversie.
Nel frattempo Mario Monti ha inflitto una terapia shock che colpisce quasi tutti gli italiani per risanare i conti pubblici e lotta all’evasione fiscale.
In più tenta di rilanciare la crescita attraverso una serie di misure recentemente adottate del Consiglio dei ministri. Infine, con l’aiuto di François Hollande, Mariano Rajoy e Mario Draghi, riesce a mettere in dubbio le teutoniche certezze della cancelliera Merkel, affermandosi come un vero leader europeo e donando di nuovo all’Italia lo spazio che le compete nell’ambito dell’Unione europea.
Il presidente del Consiglio italiano suscita l’ammirazione di tutti gli osservatori stranieri che ne apprezzano il coraggio, l’energia e l’ampiezza di vedute. Mentre allo stesso tampo tanti italiani – in tutti i settori dell’economia e della società, che siano d’accordo o meno con la sua linea politica – si mobilitano per cercare di uscire dal marasma economico e per “reinventare” la democrazia.
Queste due realtà così fortemente contrastanti, il lato oscuro e quello luminoso, in questo inizio di settembre 2012 fanno dell’Italia un Paese complesso e contraddittorio. Difficile dire quale delle due facce avrà il sopravvento: anche da questo punto di vista i prossimi mesi si preannunciano decisivi.
Un'Italia a due facce Marc Lazar, 03 settembre 2012
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Minin Ladi :
In conclusione: ".....Queste due realtà così fortemente contrastanti, il lato oscuro e quello luminoso, in questo inizio di settembre 2012 fanno dell’Italia un Paese complesso e contraddittorio. Difficile dire quale delle due facce avrà il sopravvento: anche da questo punto di vista i prossimi mesi si preannunciano decisivi."
Pubblicato da Laura Picchetti a 19:50
DISEQUITALIA


DOSSIER EQUITALIA: suicidi per insolvenza, ingiustizie, scandali e stipendi d’oro.
Un editoriale-relazione a cura di nocensura.com che illustra in tutta la sua gravità l’affaire equitalia, ripercorrendo tutti gli aspetti: dall’aumento dei “suicidi degli insolventi”, le parti più ingiuste e assurde della legge, come sempre dura e inflessibile con i poveri e morbida nei confronti dei potenti, fino ai gravi scandali che hanno investito l’agenzia. Tutto quello che c’è da sapere su dis-equitalia.

Venerdì scorso in provincia di Padova si è registrato l’ennesimo suicidio. E non si tratta di un caso isolato. Se non sentiamo parlare di casi come questo, è perché generalmente questo genere di notizie trova spazio solo sulla stampa locale, che non approfondisce i motivi alla base del dramma, o lo fanno in modo superficiale. I fatti hanno avuto un po’ di risonanza – poca comunque – solo perché quando si è diffusa la notizia, è stata organizzata una manifestazione di protesta davanti alla locale sede di Equitalia. L’indignazione per l’accaduto era fortissima. E nonostante non sia abbiano notizie precise in merito, il fatto che il suicida avesse difficoltà economiche (e il fatto che sia stata organizzata un sit-in di protesta) ci portano a pensare che probabilmente, anch’egli fosse alle prese con Equitalia.

La sua è stata definita “un’impresa edile storica”, ed è noto che da qualche mese non riuscisse a far fronte al pagamento della “cassa edile”. Temeva di non riuscire a mantenere i livelli occupazionali, e pare che si fosse rivolto a una banca per chiedere un prestito, senza evidentemente ricevere risposte positive; (ultimamente le banche per concedere credito, anche piccole somme, pretendono ampissime garanzie, che spesso chi è in difficoltà non riesce a fornire).

In un quadro come questo (che in questo periodo di crisi è frequentissimo) ovvero dinnanzi all’impossibilità di far fronte alle spese “ordinarie”, le richieste di pagamento da parte di Equitalia (che in base alle normative recentemente approvate dal governo B. può pignorare e svendere all’asta le case dopo soli 2 mesi dall’ingiunzione) costituiscono la definitiva rovina. Uno stato serio dovrebbe aiutare le aziende a superare le difficoltà, per esempio dilazionando/posticipando il pagamento delle tasse. Dovrebbe essere nell’interesse dello stato aiutare la loro “sopravvivenza”, visto che se chiudono perdono definitivamente gettito fiscale (e posti di lavoro). Ma invece accade l’esatto opposto. Lo stato, che negli anni ha devoluto alle aziende come la FIAT capitali immensi, provento delle tasse imposte ad aziende come questa, che contribuisce ad affossare.


Suicidi, ma non solo. Anche senza arrivare a tanto, sono centinaia di migliaia i cittadini che non vivono tranquilli, perché riescono a far fronte alle cifre richieste dagli “strozzini di stato”. Equitalia non vuole storie: pretende soldi anche da chi non ce li ha, e come se non averceli fosse una colpa, punisce i “malcapitati di turno” con penali e tassi di interessi assurdi, tali da raddoppiare l’importo dovuto in breve termine. Bastano cifre modeste per far scattare il fermo amministrativo dell’automobile del “debitore”, rendendo così impossibile, in alcuni casi, persino recarsi al lavoro. E se qualcuno, nell’impossibilità di farne a meno, si azzarda a usare il mezzo sequestrato, scattano sanzioni persino più alte dell’importo dovuto! A causa di queste vessazioni, moltissime persone cadono nel tunnel della depressione, non dormono la notte, come se non bastassero i problemi economici a minarne la serenità! Il 26 Febbraio 2010 un europarlamentare del gruppo PPE (partito popolare europeo) ha presentato una “interrogazione scritta” alla commissione: “oggetto: crescenti episodi di “suicidi per insolvenza” da parte di imprenditori“. Ecco la risposta della commissione, datata 19 Aprile 2010, che prometteva di aver intrapreso e di star intraprendendo interventi in questa direzione di cui non si è visto l’ombra, un anno dopo.


Per un debito di 10.000 Euro arrivano a togliere dieci volte tanto: non si tratta di un “esempio esagerato” ma della PURA REALTA’: il meccanismo lo abbiamo illustrato in questo articolo.
Una vera e propria persecuzione di stato. MAGARI FOSSERO COSI’ INTRANSIGENTI CON I “GRANDI EVASORI”… che spesso “contrattano” e riescono a pagare una parte modesta del dovuto.

Valentino Rossi: accusato di evasione milionaria, secondo Repubblica non aveva dichiarato al Fisco 60.000.000€ e rischiava una multa elevatissima, addirittura 240.000.000€ secondo questo articolo. Se l’è cavata con una cifra di 19.000.000€ secondo questo articolo. E saremmo curiosi di sapere com’è finita la storia del notaio che di milioni di euro, ne avrebbe evasi 300, caso di cui non siamo riusciti a trovare aggiornamenti.

Questa situazione colpisce più persone di quante si possa immaginare: è difficile percepirlo, poiché GRAZIE AL MODELLO CULTURALE IMPOSTO DAI MASS MEDIA, CHI HA PROBLEMI ECONOMICI SI VERGOGNA DI AVERLI. Come se avere problemi a causa della crisi CHE HANNO CAUSATO LORO, fosse “qualcosa di cui vergognarsi”. Basta pensare che nella sola provincia di Lucca, secondo i dati snocciolati dal Codacons, sono più di 22.000 le cartelle esattoriali spedite ai cittadini per capire quanto questo fenomeno allarmante sia diffuso. Probabilmente la maggioranza di loro è riuscita a pagare: ma alcune migliaia sicuramente no.



Non riescono a pagare 5 e loro gli chiedono 7: poi 8, infine 10. E poi SVENDONO i beni all’asta. Svendono, non vendono. Perché una casa che vale 200.000 Euro (che con gli interessi del mutuo è stata pagata 350.000) viene svenduta all’asta per 70.000 Euro. (per approfondire questi aspetti vedi i nostri editoriali: “IL DRAMMA DI EQUITALIA, TRA FAMIGLIE E AVVOLTOI” pubblicato il 14/07/2011 e “ECCO COME EQUITALIA ROVINA LE FAMIGLIE: UN ESEMPIO PRATICO“ pubblicato il 10/10/2011

Il problema riguarda prevalentemente piccoli imprenditori, artigiani e commercianti: per chi lavora “in proprio” spesso cessare la propria attività, significa aver contratto debiti. In alcuni casi invece, è proprio Equitalia a dare il “colpo di grazia” alle aziende che riescono ad evitare la chiusura “sul filo di lana”. Ma le vessazioni non riguardano solo gli imprenditori. Nella rete di Equitalia ci finiscono anche lavoratori dipendenti non in regola con i pagamenti dell’Irpef (magari a causa di un errore del commercialista che fa le buste paga) e tutti coloro che, a qualsiasi titolo, devono qualche cosa allo stato.


A Ottobre 2011 il governo Berlusconi ha persino aumentato i poteri di Equitalia, che adesso può pignorare e svendere una casa all’asta a distanza di appena 2 mesi dal procendimento. PDL e Lega Nord hanno fornito nuove armi a equitalia, in barba alle promesse fatte agli elettori. Tra l’altro a Giugno 2011, tre mesi prima dell’approvazione di questa legge, in occasione del “raduno di Pontida” i dirigenti leghisti avevano promesso di porre un freno ad equitalia ai militanti leghisti che lo chiedevano a gran voce. Matteo Salvini, in un’intervista del 20 Giugno, parlava di strozzinaggio: evidentemente riconoscere che si tratti di strozzinaggio non basta per indurli a ripristinare una situazione di democrazia: anzi, hanno inasprito le regole… dopotutto – siamo pronti a scommettere – che a casa Salvini (e di tutti i politici vicini al governo) le “cartelle esattoriali” non sono arrivate.


Quello che suscita ancora più indignazione, sono poi alcuni “particolari” riguardanti l’agenzia:

Nei mesi scorsi, emerse un vero e proprio scandalo: una società che comprava (a prezzi stracciati) le case svendute all’asta, era di proprietà di una manager di equitalia. Un conflitto di interessi gravissimo, nonostante ciò la notizia non ha trovato spazio sulla maggior parte dei giornali: per non parlare della TV, dove non ha trovato la minima menzione.

E’ di pochi giorni fa la notizia – che ovviamente, come al solito, non è stata diffusa dai media – che Equitalia a Torino ha acquistato un vero e proprio palazzo di lusso, vincolato dal ministero dei “Beni Culturali” (in foto) per la “modica cifra” di 31.000.000 di Euro, di cui 29 milioni 920 mila per l’acquisto dello stabile e un altro milione per aggiudicarsi 45 box auto destinati ai dirigenti, a cui forniscono un garage privato per ciascuno.

SVENDONO LA PRIMA CASA AI CITTADINI E FANNO CHIUDERE LE AZIENDE INSOLVENTI PER ACQUISTARE LUSSUOSE SEDI? EVIDENTEMENTE, SI!
Vorremmo potervi dire quanti soldi spende globalmente questa “agenzia” per il “mantenimento” di se stessa: dall’acquisto delle sedi, alle eventuali “auto di servizio”, fino agli stipendi di dipendenti, manager, responsabili vari e impiegati: purtroppo però, non siamo in grado di dare una risposta a questo quesito. Non è facile per un blog come nocensura.com trovare la risposta a un quesito come questo, visto che fare i conti in modo preciso è praticamente impossibile. Forse queste risposte dovrebbero darcele le molte testate giornalistiche che vivono di finanziamenti pubblici, che in alcuni casi non sarebbero necessarie per la loro sopravvivenza, visto che alcune hanno ottimi introiti pubblicitari. Ma considerando l’importo speso da Equitalia per comprare una sede a Torino, immaginiamo che non si tratti di “noccioline”. E’ facile immaginare che buona parte dei soldi che “recuperano” rovinando le famiglie, vengano bruciati per il mantenimento della struttura organizzativa. Lo stipendio dell’Amministratore Delegato di Equitalia, Attilio Befera, ammonta a 456.733 Euro all’anno.
Alessandro R. per www.nocensura.com



Tratto da: DOSSIER EQUITALIA: suicidi per insolvenza, ingiustizie, scandali e stipendi d’oro. | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2011/12/12/dossier-equitalia-suicidi-per-insolvenza-ingiustizie-scandali-e-stipendi-doro-2/#ixzz1gZpHlYr6
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!