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lunedì 27 giugno 2011

NEMMENO UNA INTERROGAZIONE PARLAMENTARE



Neanche un’interrogazione parlamentare su quello che sta succedendo a Napoli.

Neanche una conferenza stampa per spiegare alla popolazione italiana chi c’è dietro i roghi napoletani (camorra, Impregilo, le zone grige del subappalto della gestione dei rifiuti, politici di destra? A voi la scelta).

La nostra opposizione ( si fa per dire) è troppo impegnata in affari di bottega e retrobottega. Di Pietro sembra più impegnato a mettere a punto una strategia che lo collochi al centro (in tutti i sensi) dell’asse della politica italiana, cosciente del fatto che per lui si prospetta altrimenti un inevitabile declino, visto che quelli che avevano creduto in lui lo stanno progressivamente abbandonando per come ha gestito il partito (Do you remeber De Gregorio, Scilipoti, Razzi ecc ?).

Di Pietro non saprà fare analisi fini della fase politica ma sa fare due conti e ha capito che la nuova composizione sociale italiana, frutto di anni di devastazione sociale e di precariato, non da credibilità a partitini che agiscono in base a logiche da prima repubblica, perché i giovani precari e disoccupati non avranno soldi, ma hanno sapere da vendere e grande discernimento.

A questo punto chi se ne fotte di Napoli, bisogna blindare il consenso. Bersani deve far credere agli italiani che lui è interessato solo alla privacy dei cittadini e per questo vuole far approvare una legge, magari la legge Mastella che impedisca “le intercettazioni irrilevanti” ai fini dell’inchiesta.

Come spiega bene Travaglio nell’editoriale sul “Fatto”, non c’è nulla di irrilevante per il cittadini nel comprendere in quale ambiente di veleni si muovono i nostri politici e quali trame ordiscono per favorire Tizio o Caio o per far fuori Santoro e nemmeno se uno pensa che la tale gentildonna sia una mignotta. Ma Bersani e quel genio del male da Giornalino dei Piccoli che è D’Alema, sanno benissimo che altri buoi stanno per scappare dalla stalla e potrebbero essere i loro fottuti buoi. Bavaglio subito e chi se ne fotte di Napoli.


Solo ai cittadini onesti interessa di De Magistris, perché hanno capito che qui non si tratta solo di Napoli, ma dell’affermazione di un principio rivoluzionario: le istituzioni che fanno il loro dovere pur senza pretendere di essere perfette. Roba da giacobini invasati.

Se De Magistris e Napoli vincono la loro scommessa, questi ominicchi che ci governano non avranno più alibi, ogni velo di menzogna verrà sollevato, qualsiasi loro parola e azione verrà passata al setaccio impietosamente e la conseguenza saranno vagoni di merda sulle loro teste.

Ognuno faccia quello che può per Napoli, l’importante è non lasciare solo De Magistris. Se ci fosse una grande manifestazione a Roma o a Napoli stessa io aderirei volentieri. Se si decidesse di formare gruppi di volontari per andare a ripulire Napoli cercherei di trovare del tempo da dedicare a questa iniziativa.

Deve scoccare una scintilla, spero che accada, ma non per incendiare i rifiuti.

http://doppiocieco.splinder.com/post/24806349/dobbiamo-aiutare-de-magistris-2